L’Analisi Ambientale Iniziale

UNA FASE CRUCIALE

L’analisi Ambientale Iniziale ISO 14001 od EMAS rappresenta uno dei momenti cruciali nell’implementazione di un sistema di gestione ambientale, sia perché richiede all’azienda uno sforzo di analisi e di autovalutazione complessiva del sito, sia perché dai suoi risultati dipende buona parte delle scelte in merito alla struttura organizzativa e le caratteristiche del sistema di gestione ambientale stesso.

Per analisi ambientale iniziale si deve intendere un’esauriente analisi iniziale dei problemi ambientali, degli effetti e della performance ambientale relativi alle attività svolte nel sito.

I fattori che possono modificare lo stato dell’ambiente sono molteplici:

  • Fattori quantitativi (emissioni inquinanti, produzione di rifiuti, consumo di materie prime, consumo di energia, consumo di acqua e risorse naturali, rumore);
  • Fattori qualitativi (odori, vibrazioni, impatto visivo).

A seguito di questi fattori originatisi dalle attività produttive, le diverse componenti ambientali presenti sul territorio (atmosfera, suolo, sottosuolo, ambiente idrico, specie vegetali, animali, comunità umane etc..), possono subire delle modifiche diverse da parte di un medesimo fattore.

OBIETTIVI DELL'ANALISI AMBIENTALE INIZIALE

  • Acquisire elementi utili ad individuare, valutare e documentare gli aspetti ambientali rilevanti connessi con l’attività svolta nel sito;
  • Individuare la norma ambientale applicabile alle attività svolte per la verifica della relativa conformità;
  • Studiare le relazioni tra gli aspetti ambientali rilevanti e l’organizzazione tecnica e gestionale delle attività svolte nel sito;
  • Raccogliere le informazioni atte ad individuare aree di miglioramento delle prestazioni ambientali;
  • Costruire un punto di riferimento oggettivo per evidenziare i miglioramenti successivi.

Cosa comprende l’AAI

L’analisi Ambientale Iniziale, può in generale comprendere:

  • L’identificazione di tutti gli aspetti ambientali delle proprie attività, prodotti, servizi, nonché delle relative prescrizioni legislative e regolamentari ad esse legate;
  • la valutazione delle proprie prestazioni ambientali in rapporto alle disposizioni di legge, a criteri interni, a codici di buona pratica e a linee guida;
  • L’analisi delle prassi e delle procedure di gestione ambientale esistenti;
  • Le conoscenze derivate dalle indagini su precedenti incidenti occorsi;
  • Eventuali necessità di formazione/addestramento;
  • I punti di vista delle parti interessate.

I risultati di tale analisi verranno successivamente utilizzati come base di riferimento per la preparazione degli obiettivi, traguardi e programmi ambientali e per il relativo sistema di gestione ambientale. Per far ciò, l’impresa valuta tutti gli elementi inerenti alla propria attività e tutti gli elementi esterni connessi ad essa: è l’insieme di tali elementi a determinare la prestazione ambientale complessiva. Il risultato finale dovrebbe essere un quadro completo e aggiornato della situazione del sito che raffiguri la rilevanza del suo impatto ambientale, la conformità legislativa, l’efficienza con la quale tali problematiche vengono gestite e la sensibilità del territorio circostante.

L’analisi ambientale dovrebbe essere decisa dal vertice dell’impresa, che a tal fine nomina un responsabile. L’analisi dovrebbe essere accuratamente pianificata, per garantire competenza, indipendenza e disponibilità di tempo e risorse adeguate alle dimensioni, al contenuto ed alle finalità di tale indagine.

Dettaglio delle fasi di un'Analisi Ambientale Iniziale

  • Inquadramento generale del sito:
    L’analisi ambientale inizia da uno studio delle caratteristiche generali dell’area circostante il sito, descrivendo, in termini sintetici sulla base delle informazioni reperibili, l’inquadramento geografico – territoriale, quello paesaggistico, urbanistico e quello più propriamente ambientale (clima, morfologia, idrogeologia, aree di particolare interesse naturalistico, presenza di altre fonti significative di inquinamento). In questo contesto va valutata la sensibilità del territorio in base alla presenza di recettori particolarmente sensibili, sia di tipo antropico (riguardante l’uomo) che biotico (riguardante le specie animali e vegetali), al verificarsi di azioni di protesta da parte della popolazione o di azioni di pressione da parte delle autorità (controlli).
  • Descrizione delle attività:
    Il secondo passo è l’analisi dettagliata delle attività, prodotti e servizi svolti dall’impresa. Tale analisi comprende una descrizione del sito produttivo anche con riferimento a situazioni di inquinamento e contaminazione dovute ad attività passate. L’azienda individua le attività che vengono svolte all’interno del sito produttivo, tenendo conto anche delle attività svolte da eventuali appaltatori e imprese di servizi.
    Dovrebbe essere illustrato il lay – out di processo e le fasi elementari che lo compongono. Per ogni fase va poi impostato un bilancio di flusso (di materia e di energia) che tenda ad individuare i potenziali aspetti ambientali legati alle singole fasi.
  • Identificazione e descrizione degli aspetti ambientali legati alle attività:
    L’identificazione degli aspetti ambientali viene fatta in base alle analisi svolte al momento della descrizione delle attività, e deve tener conto di condizioni operative normali e anormali, di possibili situazioni di emergenza e di incidenti. Il processo parte dall’individuazione delle fasi e dei punti in cui si originano (o si possono originare) i vari aspetti, prosegue con la raccolta dei dati e delle informazioni necessarie alla quantificazione dell’aspetto e porta alla costruzione di un quadro riassuntivo dei punti di origine e di un bilancio di flusso dei vari aspetti. La raccolta dei dati può essere fatta tramite liste di controllo, interviste, analisi documentali, misurazioni, ispezioni dirette, risultati di audit precedenti etc.
  • Identificazione delle prescrizioni legislative e regolamentari:
    E’ molto importante, in sede di analisi ambientale, che non si trascuri nulla e che vengano individuate tutte le prescrizioni di legge che devono essere ottemperate dall’impresa sia in fase di autorizzazione che di controllo. Le prescrizioni legislative da considerare sono diverse:
    • quelle specifiche per l’attività;
    • quelle specifiche per i prodotti o servizi dell’organizzazione;
    • specifiche per il settore industriale dell’organizzazione;
    • leggi sull’ambiente di applicazione generale;
    • le autorizzazioni, le licenze, i permessi.
  • Identificazione degli impatti ambientali associati agli aspetti trovati e valutazione della loro significatività:
    Una volta individuati gli aspetti ambientali legati alle proprie attività, andrebbero identificati gli impatti ambientali, reali e potenziali, positivi e negativi, associati a ciascun aspetto. Andrebbe poi valutata la significatività di tali impatti. In linea generale si può dire che un impatto ambientale è tanto più significativo quanto meno la componente ambientale che lo subisce è in grado di ripristinare le proprie condizioni ambientali.

La significatività degli impatti associati agli aspetti ambientali dell’impresa è il risultato di diverse considerazioni, tra le quali:

  • ASPETTI AMBIENTALI:
    • La vastità dell’impatto;
    • La severità dell’impatto;
    • La probabilità che avvenga;
    • La durata dell’impatto.
  • ASPETTI ECONOMICI:
    • I potenziali vincoli regolamentari e legislativi;
    • La difficoltà di modificare l’impatto;
    • I costi della modifica dell’impatto;
    • L’effetto della modifica sulle altre attività e sugli altri processi;
    • I rapporti con le parti interessate;
    • Gli effetti sull’immagine dell’azienda.

Tali valutazioni portano a definire un ordine di priorità con il quale vanno gestiti i problemi analizzati, evidenziando inoltre le azioni correttive e di adeguamento che devono essere adottate immediatamente o comunque con urgenza.