ISO 14001:2015

IL PRIMO STANDARD INTERNAZIONALE PER LA GESTIONE AMBIENTALE

La norma ISO 14001, il primo standard internazionale per la gestione ambientale al mondo, è stata sviluppata ricalcando l’impostazione della norma ISO 9001, con la quale condivide l’impostazione generale secondo lo schema “plan-do-check-act”(ruota di Deming).

Come per la norma ISO 9001 e la ISO 45001 riguardante la salute e la sicurezza sul lavoro, anche la ISO 14001 utilizza la High Level Structure (HLS) pertanto può essere integrata facilmente in un qualsiasi sistema di gestione ISO esistente.

L’HLS è la standardizzazione della redazione delle future norme del sistema di gestione dell’ISO. Tutte queste nuove norme devono rispettare una base coerente comune:

  • Una struttura generica con gli stessi capitoli, gli stessi numeri di articoli, lo stesso titolo di capitoli, gli stessi numeri di articoli;
  • I testi introduttivi degli articoli devono essere identici;
  • Avere un lessico comune di termini e definizioni di base.

Lo scopo di questa standardizzazione è la compatibilità tra le diverse norme del sistema di gestione per facilitarne l’integrazione e l’impiego da parte delle aziende e delle altre organizzazioni certificate.

La norma ISO 9001 pone l’accento soprattutto sugli aspetti procedurali e documentali, mentre nella ISO 14001 è stata ridotta l’impostazione “burocratica”, nel tentativo di orientare l’attività dell’azienda verso il miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali, attraverso il conseguimento di obiettivi misurabili.

La ISO 14001 è anche la base per ottenere una certificazione EMAS dato che quest’ultima ingloba il sistema di gestione ambientale conforme alla normativa ISO, ponendo una forte attenzione agli aspetti di comunicazione verso l’esterno, che si concretizzano principalmente con la diffusione della Dichiarazione Ambientale, convalidata da un Verificatore Accreditato a livello nazionale.

LA NUOVA VERSIONE

Nel Settembre 2015 è stata pubblicata la nuova versione della ISO 14001. Grazie al contributo di esperti provenienti da 70 Paesi diversi, questa revisione rafforza l’importanza della gestione ambientale, ponendola al cuore dell’organizzazione più di quanto non lo sia mai stata.

Il nuovo standard continua ad aiutare le organizzazioni, permettendo loro di mantenersi aggiornate nel campo della gestione ambientale, aiutandole a ridurre gli sprechi, risparmiare energia e proteggere la loro reputazione.


Principali cambiamenti

  1. Gestione ambientale strategica
    Vi è una maggiore importanza della gestione ambientale all’interno dei processi di pianificazione strategica dell’organizzazione. E’ stato incorporato un nuovo requisito per capire il contesto dell’Organizzazione, per identificare e sfruttare le opportunità a beneficio sia dell’Organizzazione stessa che dell’ambiente. Particolare attenzione è rivolta a questioni o nuove circostanze legate ai bisogni e alle aspettative delle parti interessate e alle condizioni ambientali locali, regionali o globali che possono influenzare, o essere influenzati dall’Organizzazione. Una volta identificata la priorità, le azioni di mitigazione del rischio negativo o le opportunità benefiche vengono integrate nella pianificazione operativa del sistema di gestione ambientale.
  2. Leadership
    Per garantire il successo del sistema, è stata aggiunta una nuova clausola che assegna responsabilità specifiche per coloro che ricoprono ruoli di leadership nel promuovere la gestione ambientale all’interno dell’organizzazione.
  3. Protezione dell'ambiente
    L’aspettativa sulle organizzazioni è stata ampliata per impegnarsi in iniziative proattive per proteggere l’ambiente dai danni e degrado, coerente con il contesto dell’organizzazione. Il testo modificato non definisce ‘proteggere l’ambiente’, ma rileva che esso può includere la prevenzione dell’inquinamento, l’uso sostenibile delle risorse, la tutela della biodiversità e degli ecosistemi, ecc.
  4. Prestazioni ambientali
    C’è maggiore enfasi di un miglioramento continuo del sistema di gestione per migliorare le prestazioni ambientali. Coerentemente con gli impegni politici dell’organizzazione si riferisce, a seconda dei casi, alla riduzione delle emissioni, degli scarichi, e dei rifiuti.
  5. Approccio basato sul ciclo di vita
    Le organizzazioni dovranno estendere il controllo e la loro influenza agli impatti ambientali connessi con la progettazione e lo sviluppo del prodotto,vale a dire l’acquisizione di materie prime, la progettazione, la produzione, il trasporto / consegna, l’utilizzo, il trattamento di fine vita e lo smaltimento finale. Ciò non implica l’obbligo di fare una valutazione del ciclo di vita.
  6. Comunicazione
    È stata inserita anche un’enfasi sulla comunicazione interna ed esterna e sull’uguale trattamento di entrambe. La decisione di comunicare verso l’esterno rimane dell’organizzazione tenendo in considerazione i suoi obblighi di conformità.
  7. Documentazione
    L’espressione ‘informazioni documentate’ è utilizzata al posto di ‘documenti’ e ‘registrazioni’. L’organizzazione ha la flessibilità di definire quando sono necessarie ‘procedure’. Qualunque formato (carta, cloud, ecc.) sarà valido.

Transizione degli accreditamenti delle certificazioni ISO 14001:2004 alla ISO 14001:2015

A partire dalla data di pubblicazione della nuova norma ISO 14001, non saranno più accolte nuove domande di certificazione che facciano riferimento alla precedente edizione della ISO 14001:2004 mentre continueranno ad essere accettate domande di estensione riferite alla passata versione.


Revoca della vecchia certificazione

A 3 anni dalla pubblicazione della nuova edizione 2015 della ISO 14001 – cesseranno di valere – e saranno contestualmente revocate – le certificazioni rilasciate a fronte della ISO 14001:2004.



DETTAGLIO DELLA NOSTRA CONSULENZA E DELLA NOSTRA FORMAZIONE



PER AMBIENTE, SICUREZZA ED ETICA SONO PREVISTI SGRAVI INAIL E FINANZIAMENTI



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