UN DOCUMENTO VOLONTARIO
Il Bilancio Sociale è un documento volontario che si affianca al bilancio d’esercizio delle imprese commerciali e al rendiconto consuntivo degli enti locali con l’obiettivo in primo luogo di fornire un quadro sintetico, chiaro e trasparente dell’attività, mettendo in evidenza l’impatto delle azioni realizzate e la rete di relazioni con i diversi stakeholder (i portatori di interessi), cioè di tutti coloro che hanno un interesse permanente e duraturo nella vita di un’azienda o di un ente, rendicontando le risorse che sono state destinate ad ognuno di essi.
Il Bilancio Sociale ha la funzione di descrivere il più analiticamente possibile le ragioni per cui si sostengono o si sono sostenuti determinati costi, più lontani rispetto all’attività caratteristica, ma anch’essi produttori di vantaggi per alcune categorie di stakeholder. Non esiste infatti una utilità globale ma una serie di utilità, ognuna per ogni pubblico di riferimento. Il Bilancio Sociale diviene pertanto la somma di una serie di bilanci, unificati per il fatto che l’impresa è una ed è l’unico soggetto in grado di compierne una sintesi.
La definizione di una “mission aziendale” e la sua condivisione sono elementi importanti per avere il consenso della clientela, del proprio personale, dell’opinione pubblica.
Se questo è vero per le imprese, ancor più lo è per quegli Enti, Istituzioni, Fondazioni e Associazioni che hanno fatto della loro stessa esistenza un motivo di impegno civile e sociale.
E’ ovvio che il Bilancio Sociale non potrà essere mai totalmente neutrale come può esserlo il bilancio d’esercizio, ma è chiaro che deve essere il quanto più possibile verificabile ed oggettivo, in caso contrario assai scarso potrebbe essere l’interesse degli stakeholder più avveduti, che potrebbero considerare tali informazioni incomplete, non significative, o cosa più grave inattendibili.
Per il GBS (Gruppo di studio del Bilancio Sociale) le parti che costituiscono il bilancio sociale sono:
- Identità aziendale
Contiene un riferimento alla storia dell’impresa, la descrizione del contesto di riferimento socio-politico ed economico in cui opera, la definizione dei codici deontologici per guidare le scelte strategiche, la dichiarazione della missione aziendale, la descrizione dell’assetto istituzionale e organizzativo, le informazioni in merito al disegno strategico, al piano programmatico, alle scelte qualificanti più significative per attuarlo. - Rendiconto
In esso devono essere presentati i dati del Conto economico del bilancio d’esercizio. Possono essere aggiunti alcuni indicatori gestionali quali gli indici di efficienza e produttività, gli indici patrimoniali, gli indici di redditività. - Relazione sociale
In essa vengono esaminati i diversi aspetti dello “scambio” sociale tra l’impresa e i suoi interlocutori interni ed esterni, evidenziando la coerenza delle scelte sia con i valori etici dichiarati sia con le aspettative legittime degli stakeholders.
Per quanto concerne le risorse umane, tipicamente possono essere analizzati processi quali:
- La politica delle assunzioni;
- La composizione del personale;
- L’attuazione delle pari opportunità;
- Le iniziative sociali realizzate;
- L’attività di formazione e valorizzazione;
- I sistemi di remunerazione e di incentivazione;
- La comunicazione interna;
- Le relazioni industriali;
- Le condizioni di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro;
- I dati delle assenze e delle cessazioni del rapporto di lavoro.
In merito ai clienti si devono descrivere: sistema della qualità realizzato, accertamento della customer satisfaction, politiche di marketing attuate. Per quanto riguarda i fornitori, oltre ad un’analisi degli stessi e delle condizioni negoziali, si deve illustrare il ricorso all’outsourcing e alle consulenze. In merito agli enti locali vanno evidenziati: i rapporti fiscali, le norme interne e i sistemi di controllo volti a garantire l’osservanza delle leggi (es. Dlgs 231), i contratti stipulati con la pubblica amministrazione, i contributi ricevuti, i rapporti con le associazioni di categoria. In vari enti locali, il bilancio sociale è stato applicato alle associazioni iscritte nell’elenco municipale, agli assistenti per gli anziani, al settore dell’infanzia e a quello dell’immigrazione.
Nel sistema di rilevazione vengono evidenziate le metodologie applicate e i risultati ottenuti con un sistema di rilevazione che va attivato per sottoporre al giudizio dei diversi stakeholder il comportamento dell’impresa. Questa deve a sua volta individuare e monitorare le aspettative legittime dei suoi interlocutori e verificare il grado di consenso ottenuto al fine di eventualmente correggere il programma di gestione.
Nella proposta di miglioramento devono essere indicati gli obiettivi e gli orientamenti per la futura gestione, in quanto proprio la realizzazione del bilancio sociale deve costituire uno strumento per il miglioramento continuo delle performance socio-economiche dell’impresa.
Il bilancio sociale può essere adottato volontariamente anche dalla Pubblica Amministrazione (PA). Lo stakeholder principalmente interessato diventa, sovente, il cittadino. Tale bilancio permette alla PA di divulgare:
- Gli indirizzi strategici adottati;
- Le azioni realizzate;
- Le risorse (non solo economiche) utilizzate;
- I risultati in termini di efficacia ed efficienza raggiunti.
E diventa pertanto anche un ottimo strumento per il cosiddetto “marketing territoriale”.
Di solito il bilancio sociale per la PA segue uno schema del tipo:
- Identità dell’ente, Mission, Vision e Valori;
- Identificazione degli stakeholder;
- Attività e rendicontazione.
La parte di rendicontazione può essere suddivisa in vari modi:
- Per tipologie di stakeholder;
- Per aree di intervento della PA;
- Per settori di attività;
- Per progetti;
- Per territori;
- Etc.
Sono ovviamente implicite le forti relazione fra Bilancio Sociale, Modello Organizzativo 231 e certificazione ISO 9001 – 14001 – 45001 ed SA 8000.
DETTAGLIO DELLA NOSTRA CONSULENZA E DELLA NOSTRA FORMAZIONE
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